La Riviera del Brenta è un insieme unico di storia cultura, arte e paesaggio esposto sulle sponde dal fiume che scorre da Padova alla laguna di Venezia.
Lungo il naviglio e nelle campagne circostanti sopravvivono un centinaio di costruzioni di campagna o ricercate dimore estive che sottolineano con i loro profili le anse del fiume o la geometria dei campi. Attorniate da giardini ricchi di alberi rari e si propongono al passante con i sempre nuovi motivi delle balaustre marmoree, degli abbaini rococò, dei vetri a piombo con i quali si sono cimentati Palladio, Scamozzi, Frigimelica.
Il tutto contornato da paesetti con connotazioni sei-settecentesche e piccole parrocchiali dove sono conservati altari del Sansovino e pale cinquecentesche, statue barocche e fonti battesimali medioevali. Nelle stesse ville sono racchiusi numerosi tesori dell’arte pittorica veneta e italiana.
I maggiori esempi cinquecenteschi sono il ciclo affrescato dallo Zelotti, nella villa del Palladio a Malcontenta, le storie di Al cesti ed Adameto di Villa Quercini a Mira Porte e le decorazioni esterne di villa Soranzo a Fiesso, opera di Benedetto Caliari, fratello di Paolo Veronese. Del secolo successivo si ricordano le rappresentazioni dell’Eneide dipinte dal Ruschi in villa Venier a Mira Vecchia e le splendide figure barocche della barchessa di villa Foscarini Rossi a Stra. Al settecento risalgono gli affreschi eseguiti da G.B Tiepolo nella chiesa di Mirano e in villa Pisani a Stra, il soffitto di Guarana nella parrocchiale di Fiesso, l’intera decorazione di villa Widmann alla Rescossa e i numerosi paesaggi lasciati da Pietro Urbani nelle ville di Stra e di Noventa.
Nelle chiese si trovano anche le più importanti sculture brentane .
Per quanto riguarda l’architettura ogni angolo di territorio cela esempi significativi, i più antichi dei quali risalgono al Medioevo
La presenza di tanti tesori ha sempre richiamato in Riviera personaggi illustri, da Enrico III di Francia nel 1574 ai capi di stato europei di questo secolo. L’interesse era ed è suscitato anche da paesaggi naturali come la barena e la laguna che sanno dare in ogni periodo dell’anno sensazioni differenti fra la nebbia autunnale come nelle terse mattinate primaverili.
E poi i campi gli argini, i viottoli isolati tra i filari di salici e fossi. Ma è il fiume il protagonista principale; con calma corrente che scorre di ansa in ansa aspetta di essere percorso in barca o avvicinato dalle rive per offrire dal pelo dell’acqua gli stessi scorci che stupirono Goldoni e Casanova, Goethe e D’Annunzio.